Dimissioni, rinunce, deposizioni di papi nella Chiesa del primo millennio

Quapropter bene conscius ponderis huius actus plena libertate declaro me ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri, (…) renuntiare.

Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro.

Con queste parole, l’11 febbraio 2013 papa Benedetto XVI annunciava la sua intenzione a rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, e i principali quotidiani hanno ricordato il caso di Celestino V, il papa che il 13 dicembre 1294 rinunciò alla sua carica e, per Dante, «fece per viltade il gran rifiuto». In verità, la rinuncia è solo una tipologia particolare di interruzione del pontificato, e molti pontificati subirono interruzioni già nel corso del primo millennio, come ha ben messo in luce Emanuela Prinzivalli, I pontificati interrotti nella storia della Chiesa: il primo millennio, in Il cristianesimo antico fra tradizioni e traduzioni, Roma, Città Nuova, 2020, pp. 103-127. Come vedremo, in alcuni casi i pontefici stessi rinunciarono alla carica, ma in altri furono costretti a dimettersi o deposti.

Il cristianesimo antico – Fundamentis Novis
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Conoscere la poesia tardoantica: Nonno di Panopoli e la sua Parafrasi del Vangelo di san Giovanni

Parafrasi del Vangelo di san Giovanni – collana Testi patristici

Nonno, un misterioso poeta tardoantico

Alessandria d’Egitto, V secolo della nostra era. La metropoli fondata da Alessandro Magno nei pressi del delta del Nilo è ancora un fiorente scalo commerciale e un vivace centro culturale e religioso, rinomato in particolare per lo studio della filosofia, della retorica e della medicina. Lì convivono – non senza momenti di tensione – una maggioranza di popolazione di fede cristiana, un’attiva comunità ebraica e una minoranza pagana, che annovera tra le sue file intellettuali, filosofi e alcuni membri delle élites locali, mentre sul seggio episcopale è saldamente assiso l’influente Cirillo, strenuo baluardo dell’ortodossia contro le minacce dell’eresia nonché difensore del prestigio e dell’autonomia della propria sede nei confronti delle ingerenze sia imperiali che dei vescovi di altre importanti città (come, ad esempio, Costantinopoli e Antiochia). È in questo contesto, così vario, cosmopolita e caratterizzato da un diffuso apprezzamento della cultura e dell’attività letteraria e poetica, che un poeta di nome Nonno compone la Parafrasi del Vangelo di san Giovanni.

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Giovanni di Scitopoli tra il neocalcedonismo e lo Pseudo-Dionigi Areopagita

Con il nome di Pseudo-Dionigi Areopagita si indica convenzionalmente un autore cristiano di nome Dionigi vissuto nel V-VI secolo, che in passato era identificato con il Dionigi convertitosi al cristianesimo dopo aver ascoltato il discorso di san Paolo all’Areopago (Atti 17, 34). Dionigi è l’autore di famosi scritti come I nomi divini; Gerarchia ecclesiastica; Gerarchia celeste, Teologia mistica e Lettere.

L’importanza che lo Pseudo-Dionigi riveste all’interno della storia della letteratura cristiana antica è dimostrata dall’impressionante mole di commenti che furono prodotti fin dai primi anni di circolazione delle sue opere, e un mirabile esempio della precoce fortuna del Corpus Dionysiacum è rappresentato in particolare dagli scolii che furono composti già all’inizio del VI secolo dal dotto palestinese Giovanni di Scitopoli.

Gerarchia celeste – Teologia mistica – Lettere – collana Testi patristici
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Eusebius of Caesarea’s Commentary on the Psalms online

Eusebius of Caesarea: Life and Works

The name of Eusebius of Caesarea (c. 260-340) is linked to works belonging to a great variety of literary genres: from the apologetic diptych of Evangelical Preparation and Evangelical Demonstration, to the historical work of Ecclesiastical History, from the erudite texts of Onomasticon and Chronicon to the celebratory biography of the first Christian emperor such as the Life of Constantine.

Commento ai salmi/1 – collana Testi patristici
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Il Commento ai Salmi di Eusebio di Cesarea online

Eusebio di Cesarea: vita e opere

Il nome di Eusebio di Cesarea (260-340 ca.) è legato a opere afferenti a una grande varietà di generi letterari: dal dittico apologetico di Preparazione evangelica e Dimostrazione evangelica, all’opera storica della Storia ecclesiastica, dai testi eruditi di Onomasticon e Chronicon alla biografia celebrativa del primo imperatore cristiano quale la Vita di Costantino.

Commento ai Salmi/1 – Collana Testi patristici
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«La salvezza. Relazioni fra pagani e cristiani nella tarda antichità». Un nuovo volume su un tema di straordinaria attualità

La drammatica crisi sanitaria e sociale che attraversiamo ormai da quasi un anno sta facendo emergere in tutta la loro forza questioni fondamentali per chiunque, ma che la routine e il ritmo frenetico della vita quotidiana, a cui eravamo ormai abituati in Occidente, tendeva ormai a farci dimenticare. Dinanzi agli eventi ineluttabili della malattia e della morte, come si salva l’essere umano? E che cos’è davvero la salvezza? Come la si raggiunge? Chi è colui che ci salva? E i diritti della vita dello spirito sono forse in contrasto con quelli del corpo? Che cosa possiamo riscoprire attraverso la lettura e la conoscenza meditata di quell’immenso tesoro spirituale che ci viene dal mondo mediterraneo antico, e in particolare dalla Parola contenuta nel Nuovo Testamento e negli scritti dei Padri della Chiesa?

Il nuovo volume La salvezza. Relazioni fra pagani e cristiani nella tarda antichità, a cura di Vincenzo Lombino e Arianna Rotondo (collana Ho Theologos), Roma, Città Nuova, 2020, costituisce un’opera di straordinario interesse per tutti coloro che si interrogano su queste e altre decisive questioni. Per una presentazione dell’opera, lasciamo qui la parola alla prof. Arianna Rotondo, che insegna Storia del Cristianesimo all’Università di Catania.

La Salvezza. Relazioni fra pagani e cristiani nella tarda antichità – Ho Theologos
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